La sostenibilità è il processo di cambiamento nel quale lo sfruttamento delle risorse, il piano degli investimenti, l’orientamento dello sviluppo tecnologico e le modifiche istituzionali sono in sintonia e valorizzano il potenziale attuale e futuro al fine di far fronte ai bisogni e alle aspirazioni dell’uomo.

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Se sui motori di ricerca si cerca il termine “sostenibilità definizione” piuttosto che “sviluppo sostenibile” o ancora “significato di sostenibilità” come è facilmente intuibile appaiono migliaia di risultati. Tra questi, al solito, wikipedia appare tra i primi posti in classifica con una definizione che risulta essere più o meno la seguente:

“In ambito ambientale, economico e sociale, la sostenibilità è il processo di cambiamento nel quale lo sfruttamento delle risorse, il piano degli investimenti, l’orientamento dello sviluppo tecnologico e le modifiche istituzionali sono tutti in sintonia al fine di far fronte ai bisogni e alle aspirazioni dell’uomo”.

Spesso in maniera tanto superficiale quanto errata si pensa che sostenibilità e green siano sinonimi. In realtà l’aspetto ecologico, green, è solo una parte del tema molto più complesso dello sviluppo sostenibile. Esso, infatti, poggia su tre pilastri che, in armonia tra loro, dovrebbero caratterizzare la sostenibilità. Parliamo dell’aspetto ambientale (Environment), di quello sociale (Social), di quello economico/gestionale (Governance).

Non a caso le aziende da qualche tempo sono anche classificate su quanto siano rispettose e in linea con le certificazioni ESG. Ovvero quanto un’azienda, nel suo percorso di sviluppo, rispetti e favorisca l’emergere di aspetti ambientali, sociali e gestionali.

Lo schema qui rappresentato indica molto bene le interconnessioni tra gli aspetti fondanti della sostenibilità e come solo nell’area di intersezione dei tre si possa parlare di sviluppo sostenibile.

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Definizione di sostenibilità nell’ottica dell’agenda 2030 delle Nazioni Unite

In estrema sintesi la risoluzione dell’ONU, che ha identificato la roadmap per portare l’intero pianeta verso uno sviluppo sostenibile, potrebbe essere riassunta in questa frase: soddisfare i bisogni della generazione presente senza compromettere quelli della generazione futura.

In realtà la risoluzione è molto più complessa e tocca diversi aspetti della vita di miliardi di persone. Gli obiettivi dichiarati sono:

  • porre fine alla povertà e alla fame in ogni luogo;
  • combattere le diseguaglianze all’interno e fra le nazioni;
  • costruire società pacifiche, giuste ed inclusive;
  • proteggere i diritti umani;
  • promuovere l’uguaglianza di genere e l’emancipazione delle donne e delle ragazze;
  • assicurare la salvaguardia duratura del pianeta e delle sue risorse naturali;
  • creare le condizioni per una crescita economica sostenibile, inclusiva e duratura, per una prosperità condivisa e un lavoro dignitoso per tutti, tenendo in considerazione i diversi livelli di sviluppo e le capacità delle nazioni

L’obiettivo finale? Uno solo: evitare il collasso dell’ecosistema terrestre. E in questo disegno tutti possono (anzi devono) fare la loro parte, dalle aziende ai consumatori finali.

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Noi tutti – come consumatori – abbiamo già da diversi anni intrapreso un percorso virtuoso che sta portando verso un uso più responsabile delle risorse, verso un atteggiamento più inclusivo verso le minoranze e più tollerante verso ogni tipo di diversità. E, se anche non stiamo intraprendendo questo sentiero per convinzione personale, di fatto stiamo adattando i nostri comportamenti, linguaggi e atteggiamenti in risposta ad un mutato clima sociale che non corrisponde più a schemi del passato.

Concetto di sostenibilità per le aziende

E’ ipotizzabile che anche le aziende stiano modificando il loro atteggiamento per cogliere una diversa sensibilità sociale? La risposta è certamente si.

Un po’ per moda. Un po’ per effettiva sensibilità degli amministratori ai temi che questo rappresenta. Molto per interesse: infatti un’impresa sostenibile ha la possibilità di conseguire, nel tempo, risultati economici migliori. Abbiamo già parlato in questo post della teoria Triple Bottom Line. Secondo questa teoria un’organizzazione aziendale, per generare risultati nel medio periodo, deve impostare la propria strategia “mixando” tre variabili: Profitto, Pianeta e Persone. Il futuro delle imprese è dunque legato alla creazione di valore per le persone (people), per il Pianeta (planet) e anche per i suoi stessi azionisti e il mercato (profit). Queste sono tre dimensioni che rivestono la medesima importanza e, al contrario di quanto accadeva anni fa, è oggi possibile fare la cosa giusta (per le persone e per il pianeta) e contemporaneamente fare profitti.

Qualche esempio di aziende sostenibili?

Adidas è un gruppo industriale multinazionale. Come è noto l’azienda è specializzata nella produzione di articoli sportivi e, da anni, è impegnata in progetti di recupero e riciclo di rifiuti da riconvertire in materia prima per i suoi prodotti. Ad esempio, la t-shirt realizzata con plastica recuperata dagli oceani.

In tema di Environment BMW ha puntato le sue carte su un uso efficiente dell’acqua, dell’energia e sulla mancanza di sprechi. Sul versante Social ad un approccio responsabile verso il pagamento delle tasse e un basso turnover degli impiegati. In tema di Governance favorendo ampi investimenti nell’innovazione e puntando ad un basso divario di stipendio fra il CEO e i dipendenti.

Carte d’Or, celeberrima azienda di gelato in vaschetta, si è convertita all’ecosostenibilità lanciando una nuova confezione compostabile, una bioplastica ottenuta da scarti di mais. Questo packaging può quindi essere smaltito sia nella carta sia nell’organico, evitando accumulo di rifiuti plastici inutili.

Hera è una delle maggiori multiutility italiane. È stata tra le prime aziende nostrane ad introdurre il concetto di “Scopo” nello Statuto Sociale con focus sulla creazione di valore condiviso, esplicitando gli obiettivi da raggiungere nello svolgimento dell’attività di impresa.

I.CO.P. è una società che opera nel mondo dell’edilizia, con sede nella provincia di Udine. Sotto il profilo ambientale utilizza filtri antiparticolato e lubrificanti ecologici e biodegradabili per limitare l’impatto dei propri macchinari. Sotto il profilo sociale, adotta politiche di welfare a favore dei propri collaboratori. Ad esempio, varando un progetto di un centro estivo per ragazzi nato dalla necessità di aiutare i dipendenti e i collaboratori della società a conciliare gli orari e gli impegni di lavoro con le esigenze delle proprie famiglie durante il periodo di chiusura delle scuole.

Il rischio del greenwashing

Dicevamo, in apertura del pezzo che talvolta in maniera tanto superficiale quanto errata si pensa che sostenibilità e green siano sinonimi. In realtà l’aspetto ecologico, green, è solo una parte del tema molto più complesso dello sviluppo sostenibile. Tuttavia, l’errore di confondere lo sviluppo sostenibile con la sua componente green (cioè confondere il tutto con una sua parte) è la strada migliore per adottare pratiche di ecologismo di facciata. Ovvero la tanto deprecata pratica del greenwashing.

Per un approfondimento sul green washing si rimanda all’articolo dedicato.

Per una chiacchierata su come evitarlo invitiamo invece a contattarci per una chiacchierata, gratuita e non impegnativa, su cosa Minding Group potrebbe fare per la tua azienda in tema di sostenibilità, di preparazione per ottenere un rating ESG e in generale nella predisposizione e nell’implementazione di un piano strategico di sostenibilità, nella definizione dei KPI di monitoraggio che contribuiranno alla transizione della tua azienda verso una linea più sostenibile e più orientata al futuro.

Approfondimenti

Il tema della sostenibilità ti interessa?
Abbiamo altri articoli che illustrano in profondità quali opportunità ti riserva il ridisegnare la tua azienda in un’ottica coerente con l’Agenda 2030:

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Nati nel 2011 come spin-off di una realtà creata nel 2007 avevamo l’obiettivo di aiutare le aziende a migliorare il rapporto con gli istituti di credito e perseguire un percorso di uscita dalla crisi.

Oggi, dopo più di 10 anni di attività, siamo in grado di aiutare le aziende per una crescita duratura, profittevole, sostenibile e digitale.

Possediamo tutte le capacità operative per potere affiancare le imprese italiane ed accompagnarle in un percorso di crescita, con priorità sui mercati internazionali, costruendo e implementando insieme alle figure chiave aziendali un piano di azione mirato allo sviluppo del business.