Simest ha presentato il suo piano strategico per il triennio 2023-2025, volto a sostenere l’internazionalizzazione delle imprese italiane attraverso diversi pilastri chiave. Sostenibilità, digitalizzazione ed efficienza operativa, valorizzazione delle persone e cultura aziendale e, da ultimo rispetto del territorio e ESG.

Corradini D'Arienzo AD simest

L’obiettivo di Simest è quello di consolidare il suo ruolo di partner del Made in Italy nel mondo, aumentando le risorse impegnate del 20% rispetto al triennio precedente e raggiungendo un impegno complessivo di 18,5 miliardi di euro nel triennio.

Il piano in dettaglio

Il piano prevede una maggiore attenzione alle startup e alle PMI innovative, una crescita qualitativa dei prestiti partecipativi con un focus sull’investimento con impatto sul territorio. Unito ad una maggiore estensione degli strumenti di supporto all’export credit anche per le piccole e medie imprese.

Simest collaborerà inoltre con il sistema bancario e attiverà un servizio di consulenza strategica per agevolare l’ingresso e la permanenza delle imprese italiane sui mercati internazionali.

Simest punta anche a una profonda trasformazione digitale. Con importanti investimenti, una migliore esperienza delle imprese grazie alla semplificazione dei processi, e l’inserimento graduale di nuove professionalità e competenze in ambito ESG, innovazione tecnologica e servizi di consulenza.

Il piano prevede inoltre un programma di rigenerazione culturale per valorizzare le risorse umane di Simest attraverso diverse iniziative come l’equilibrio vita-lavoro, il rafforzamento del welfare aziendale, la promozione di percorsi di crescita professionale, e la diffusione del proprio brand.

Infine, Simest adotterà iniziative di sostenibilità interna e svilupperà strumenti ESG-oriented per misurare l’impatto sul territorio degli investimenti delle imprese italiane in quattro dei dieci campi d’intervento definiti da CDP. Questi sono, lo ricordiamo, transizione energetica, digitalizzazione, innovazione tecnologica e sostegno alle filiere strategiche.

Queste le parole di Regina Corradini D’Arienzo, Amministratore Delegato e Direttore Generale di SIMEST, in occasione della presentazione del Piano Strategico 2023-2025 “Impatto d’impresa. Sì, un patto per la crescita“.

Il nuovo piano strategico Simest nelle parole del management

“Con il Piano Strategico 2023-25 vogliamo siglare un vero e proprio patto con le imprese italiane per rafforzare il ruolo di SIMEST a supporto dei loro processi di internazionalizzazione. Un patto che acceleri una crescita virtuosa e sostenibile a livello economico, sociale e ambientale.

Lo abbiamo quindi chiamato ‘Impatto d’impresa’ una vera partnership che – attraverso l’evoluzione degli strumenti e le azioni messe in campo – consenta al Made in Italy di essere maggiormente competitivo, generando effetti e ritorni tangibili sullo sviluppo della nostra comunità.

Un patto per accompagnare le piccole e medie imprese, con specifica attenzione dedicata alle filiere produttive, per supportare nella crescita anche la più piccola azienda della catena. Un Patto rafforzato dall’avvio di un nuovo servizio di consulenza sui mercati strategici nel mondo. Tra i principali fattori abilitanti, sicuramente una maggiore cooperazione sistemica e una trasformazione digitale che ci aiuterà a servire più velocemente le imprese grazie alla semplificazione dei processi.

Tutto ciò sarà reso possibile da un rafforzamento delle competenze professionali in SIMEST all’interno di una maggiore cultura del benessere, valorizzando ‘l’unicità delle persone’ e promuovendo un ambiente naturalmente inclusivo”.

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Credits: Foto di copertina:Ufficio Stampa Simest