Aprire una società negli USA è il sogno di migliaia di persone. E gli italiani e le italiane non si sottraggono certo a questo fascino. Tuttavia, per chi non è un esperto di economia o giurisprudenza americana, può incontrare una serie di difficoltà nel gestire tutta la parte burocratica, che non può essere comunque tralasciata. Anche se la burocrazia statunitense non è complessa come quella italiana, resta comunque una sfida impegnativa!

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Aprire una società negli Stati Uniti: procedure e burocrazia

Quando si apre una società negli Stati Uniti, come in qualsiasi altro paese straniero, sono molteplici gli aspetti da tenere in considerazione. Ad esempio, il modello societario da scegliere, tutti gli aspetti fiscali e le procedure burocratiche necessarie per l’apertura della stessa.
Andiamo a vedere, in questa breve guida, come aprire una società negli USA.
Come del resto avviene in Italia, ogni società deve dotarsi di un atto costitutivo. Questo è l’atto in cui i soci vanno a specificare una serie di informazioni fondamentali relative al funzionamento e alla natura della società.
La richiesta va inoltrata all’Agenzia Statale che si prende in carico il procedimento, denominata anche Department of State e vanno conseguentemente versate le c.d. tasse di deposito.

Cosa deve contenere l’atto costitutivo?

Informazioni sui soci, l’indirizzo della sede della società e lo scopo economico della stessa.
Per quanto riguarda i tempi di apertura, in genere sono necessari solo pochissimi giorni, mentre i costi sono variabili e ammontano a qualche centinaio di dollari.
Il compenso degli avvocati, come del resto avviene in Italia per i notai, è decisamente più elevato, potendo superare anche i 3000 dollari.
Il processo, come possiamo vedere, ricalca in numerosi punti quello italiano, con la differenza fondamentale che non bisogna rivolgersi a un notaio (nei sistemi di common law non esistono!) ma piuttosto a un avvocato per l’adempimento di tutte le pratiche burocratiche.
Assieme alla società c’è inoltre la necessità di aprire un conto bancario.
In questa fase del procedimento, risulta fondamentale l’assistenza di un consulente fiscale per essere indirizzati al meglio su tutti questi aspetti e, in tutte le città degli stati Uniti, si possono facilmente trovare delle società di consulenza specializzate nell’assistenza agli stranieri.
Probabilmente il primo consiglio che verrà dato è quello relativo all’apertura di due conti correnti: il primo avrà natura personale, il secondo invece dovrà essere intestato alla società

Il regime di tassazione delle società USA

Si tratta di una materia estremamente complessa, che non è possibile approfondire nei dettagli in questa sede.
Ovviamente siamo a disposizione per una chiacchierata preliminare, informativa e senza nessun impegno per approfondire i temi che più vi stanno a cuore.

Aprire una società negli USA: l’esperienza di Minding

Grazie all’esperienza pluriennale, alla conoscenza del mercato e alla presenza di referenti in loco, Minding è in grado di supportare in ogni istante le aziende interessate ad avviare una propria attività negli Stati Uniti.
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Le tasse sulle società negli USA, come è possibile del resto immaginare, sono più basse che in Italia, soprattutto a seguito degli ultimi tagli delle aliquote. Le tasse sulle corporation si attestano infatti al 21%, che è l’aliquota massima.
Tuttavia, il regime di tassazione non è materia semplicissima.
Bisogna innanzitutto fare una distinzione fra i diversi livelli di tassazione: federale, di contea e statali.
Aldilà dei complessi aspetti fiscali della materia, che andrebbero affrontati con l’assistenza di un consulente fiscale specializzato, è possibile comunque affermare che nella stragrande maggioranza dei casi aprire una società negli USA si rivela molto più conveniente che in Italia. O almeno dal punto di vista strettamente fiscale.

Aprire una società negli USA: la forma societaria

Proprio come in Italia, il diritto statunitense prevede una serie di modelli o tipi di società fra cui scegliere e non esiste il migliore in assoluto. Quindi, solo prendendo in considerazione tutte le caratteristiche del caso concreto è possibile capire qual è il modello che più fa al caso nostro.
Quali sono le variabili che incidono e le differenze fra i vari modelli di società?
In maniera analoga all’Italia il primo fattore è il regime della responsabilità dei soci in relazione alle obbligazioni che sorgono dall’esercizio della società. In poche parole, è necessario scegliere se i creditori possano rifarsi solo sul patrimonio sociale o anche su quello personale dei soci. Un po’ come la distinzione nostrana tra SRL e SNC.

Il secondo fattore da prendere in considerazione, invece, è relativo ai costi per la creazione e la manutenzione della società stessa.

Il terzo elemento da considerare è il regime di regole relativo alla gestione e al controllo della società. E in questa categoria sono incluse, ad esempio, tutte le regole relative al regime di voto, al funzionamento dell’assemblea, del consiglio di amministrazione.

Un quarto elemento è la exit. Ossia capire quali sono i requisiti e le modalità per un eventuale e futuro trasferimento della società a terzi (cessione).
Quinto fattore: requisiti patrimoniali e creditizi. Nella scelta del modello societario, non si possono non tenere in considerazione i requisiti patrimoniali e di credito.

Da ultimo le modalità di tassazione e altri dati di natura fiscale.
Qui si entra nell’ambito di un campo estremamente tecnico, ed è spesso richiesta la valutazione di un fiscalista, il quale può aiutare a valutare la situazione e tutti gli aspetti fiscali sottostanti.

I modelli societari più adatti ad aprire una società negli USA

I modelli societari sono, come in Italia, numerosi: corporation, joint venture, partnership, branch, sole proprietorship, LLC o limited liability company.

Il primo modello che andiamo a prendere in considerazione è quello delle sole proprietorship. Quindi, modello delle imprese individuali. Questa tipologia di società deve essere presa in considerazione solo se si intende iniziare un piccolo business, mettendo in gioco anche il proprio patrimonio personale. Infatti, il regime patrimoniale è nel senso dell’illimitata responsabilità dei soci.

LLP

Partnership: accordo di due o più partner. I proprietari sono tassati individualmente sul reddito aziendale. Le limited liability partnerships (LLP) sono utilizzate per l’esercizio delle professioni intellettuali e all’interno di questo regime tutti i soci sono personalmente responsabili dei debiti e degli obblighi della partnership.
Nella general partnership possiamo invece distinguere fra due distinte categorie di soci: abbiamo da un lato i soci che rispondono con il proprio patrimonio personale e da un altro lato i soci che non rispondono con il proprio patrimonio.
Al diverso regime di responsabilità si associa solitamente una differenza anche per quanto riguarda i poteri di determinazione della volontà sociale. Il concetto è che chi rischia i propri soldi ha più potere di influenzare le decisioni, chi non rischia il proprio patrimonio meno.

LLC

La limited liability company (o LLC) viene tassata come una semplice partnership o come una corporation. La LLC può essere trattata come una persona giuridica separata, non avendo l’obbligo di presentare una dichiarazione dei redditi separata ai fini fiscali.

JV

La joint venture è invece organizzata anche sotto forma di corporation e viene creata solitamente per il perseguimento di uno specifico progetto da parte dei soci. L’accordo sottostante copre una serie di informazioni che vanno inserite normalmente nell’atto costitutivo, come ad esempio quelle relative al regime di distribuzione degli utili e delle perdite e ai meccanismi decisionali dell’azienda.

Branch

La branch è invece una filiale di una società più che una vera e propria forma di società a sé stante. Si tratta di una specie di ramo d’azienda estero con presenza negli Stati Uniti.

Corporation

La corporation è invece il modello societario forse più importante e se ne distinguono due tipi: S-corporation e C-corporation.
L’alternativa più utilizzata dagli stranieri, per ragioni tecniche su cui sarebbe inutile dilungarsi, è la C-corporation. Questa è soggetta a doppia imposizione, il che implica la necessità di tassare il reddito della società una seconda volta quando passa ai proprietari sotto forma di distribuzione degli utili.

Ribadiamo ancora una volta che, nella scelta del proprio modello societario, bisogna tenere conto dei fattori che caratterizzano il caso concreto come: dimensioni dell’azienda, capitale investito, modalità di gestione, numero dei soci e altro ancora. Risulta, ovviamente, fondamentale l’assistenza di un consulente fiscale.

Approfondimenti

Questo articolo fa parte di una serie di pezzi dedicati ad esplorare a come fare ad aprire una società negli USA. I link per l’approfondimento su temi correlati a quello che hai appena letto sono a un solo clic da qui.

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